La Villa Imperiale
Certamente i più importanti ed i più famosi resti archeologici dell’ antica Antium, conosciuti per la loro fama in tutto il mondo, sono quelli relativi alla grandiosa Villa Imperiale che si estendeva lungo la fascia costiera, larga circa 80 metri a partire dalla punta di Capo d’Anzio e Via Furio Anziate, per più di 800 m verso ponente fino al Capo dell’Arco Muto.
La Villa nella sua storia ha avuto varie evoluzioni e modifiche a secondo del periodo storico e del proprietario. Essa venne edificata nel piano che domina il mare, posto ad occidente del moderno faro, a poca distanza dal Capo D’Anzio, verso la metà del II sec. A.C. secondo i migliori canoni architettonici del tempo. Muri, stanze, vani, ambienti, tutti perfettamente ortogonali e paralleli tra loro, secondo uno schema rigidamente simmetrico. Questi resti, ridotti quasi completamente alle sole fondazioni, vennero alla luce soprattutto a seguito degli sbancamenti effettuati per aprire la moderna Via Fanciulla d’Anzio e sono le testimonianze di quanto rimane dopo la distruzione operata da Nerone che vi ricostruì sopra un’altra villa di proporzioni ben più estese. L’appartenenza della Villa all’Imperatore Augusto, segna, per così dire, anche il futuro della Villa stessa, che facendo parte della massa imperiale, o patrimonio privato dell’Imperatore, passerà di volta in volta nelle mani di ogni imperatore che salirà sul trono di Roma. Nella fase neroniana, la villa repubblicana cede il posto ad una nuova villa con assetto architettonico completamente differente.