Villa Albani
La costruzione della villa fu commissionata dal Cardinale Alessandro Albani attirato ad Anzio dalla salubrità del clima, dall’incantevole posizione e dalle preesistenze archeologiche .
L’edificazione della villa, sembra, già iniziata nel 1726, ma sicuramente la costruzione era in corso nel 1728 e terminata nel 1733, come lo documentava una descrizione in bronzo dorato collocata sul portone di ingresso , notizia tramandataci dal Padre Francesco Lombardi.
Non risulta con certezza l’autore del progetto; la critica tende ad attribuirlo a Carlo Marchionni che successivamente fu il progettista della Villa Albani in Roma sulla via Salaria, peraltro attivo per la famiglia Albani dal 1728. E’ possibile ipotizzare che l’idea del Marchionni possa essere stata modificata dal Cardinale stesso che desiderava sfarzosità e abbellimenti di carattere barocco che formavano la sua predilezione. Tutto ciò allo scopo di rendere il palazzo più sontuoso per far rivivere lo sfarzo delle antiche ville imperiali.
Il salone del secondo piano era dipinto e la Galleria era tutta ornata all’intorno delle pareti con raffigurazioni delle quattro parti del mondo e il Porto di Anzio.
Alla m orte del Cardinale Alessandro Albani la villa, passata in proprietà ai parenti del Cardinale , venne gestita malamente4 e versava in pessime condizioni.
Il particolare interessa che il Pontefice Pio IX mostrava verso Anzio spinse la Camera Apostolica ad acquistare la Villa per farne la residenza estiva del Papa.
Pertanto nel 1853 fu dato inizio ai lavori di restauro al fine di conferire alla Villa lo splendore ed il prestigio dovuto alla residenza del Pontefice .
Attualmente è utilizzata dalla ASL per alcuni ambulatori.