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Presentazione romanzo “Il marinaio burbero del Circeo” – Sabato 10 Febbraio 2024

La Pro Loco “Città di Anzio”, che fa parte parte del Tavolo Interassociativo, costituito da Associazioni locali che intendono celebrare l’80° Anniversario dello Sbarco di Anzio, vi aspetta Sabato 10 Febbraio 2024 alle ore 17.00, presso la Lega Navale Italiana, Riviera Zanardelli 38, per la presentazione del romanzo “Il Marinaio burbero del Circeo” di Rita Leonetti.

Il romanzo Il marinaio burbero del Circeo di Rita Leonetti è ispirato ad una storia vera fatta di mare e libertà.

I primi capitoli del libro descrivono il clima difficile degli ultimi anni della Seconda guerra mondiale a San Felice Circeo.

Lillo, il protagonista nasce nell’agosto del 44 quando il conflitto è appena finito ma lo spettro della fame aleggia minaccioso. Nei mesi precedenti, i tedeschi, acquartierati a Torre Olevola, temendo che lo sbarco delle truppe anglo-americane avvenga a San Felice hanno minato tutte le spiagge. Pescare è diventato rischioso e chi si è avventurato a farlo è saltato in aria.

Molti terreni appena bonificati sono stati allagati dai tedeschi al fine di rendere impraticabili le vie di comunicazione. I soldati spesso fanno irruzione nelle case per rifornirsi di cibo seminando il terrore. Intanto i bombardamenti sul promontorio si fanno incessanti e la popolazione è allo stremo.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre del 43 arriva l’ordine di sfollare.

Prima di abbandonare le abitazioni alcuni nascondono i pochi oggetti di valore in loro possesso e interrano provviste alimentari. La famiglia Capponi con quattro bambini e uno in arrivo viene sfollata a Borgo Vodice, sono mesi difficili da affrontare ma gli sfollati non si perdono d’animo aiutandosi l’un l’altro.

Lo sbarco in realtà avviene ad Anzio tra il 21 e il 22 gennaio del 44 e le incursioni aeree contro i cannoni e le mitragliatrici posizionati dai tedeschi in vari punti strategici del promontorio si fanno più frequenti.

Anche i controlli dei tedeschi diventano serrati.

A Borgo Montenero, Gino Rossi, ispiratore di un movimento partigiano viene arrestato e fucilato a Roma nel febbraio del 44. Sempre a Borgo Montenero nel maggio del 44 i tedeschi rastrellano ventitré persone colpevoli di aver ritardato lo sgombero delle loro case.

Il parroco del Borgo, Don Giuseppe Capitanio inizia un’importante opera di mediazione offrendo la propria vita pur di salvarne qualcuna ma riesce nel suo intento solo in parte. I tedeschi sono irremovibili, cinque uomini vengono fucilati.

Vittorio Vagnozzi, Bernardo Savelli, Cesare Cascarini, Francesco Benvenuto e Giuseppe Gallo perdono la vita a pochi giorni dalla liberazione.

Il 24 maggio del 44 gli Alleati giungono in paese fra l’entusiasmo generale. La gente può rientrare nelle proprie abitazioni ma in molti le trovano saccheggiate quasi di tutto.

La guerra ha lasciato ferite profonde ma gli abitanti di San Felice reagiscono con forza nonostante il dolore.

Lillo cresce in fretta inseguendo il vento e le onde. Negli anni del boom economico è un giovane uomo desideroso di affermarsi e pronto a raccogliere sfide sempre nuove. La sua esistenza piena di cambiamenti diventa metafora della rinascita del suo paese.

Fa da cornice al racconto la mitica isola di Eea in un intreccio di storia e leggenda, realtà e fantasia.

Prof.ssa Rita Leonetti